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Autocertificazione
Aggiornato il: 11/03/2024
L'autocertificazione o "dichiarazione sostitutiva di certificazione" è una semplice dichiarazione che sostituisce alcuni certificati, senza che sia necessario presentare il certificato vero e proprio.
Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale dei certificati che sostituiscono.
I passi da fare
1
Scrivere autocertificazione
2
Presentarla
3
Firmare allo sportello
A chi può essere presentata
Pubbliche amministrazioni
Gestori di servizi pubblici
Privati che lo consentono
Cosa autocertificare
Dati anagrafici e stato civile
Titoli di studio, qualifiche professionali
Situazione economica, fiscale e reddituale
Posizione giuridica
Iscrizione in albi o elenchi tenuti dalle pubbliche amministrazioni
Posizione agli effetti degli obblighi militari
Stato di disoccupazione
Qualità di pensionato, casalinga e studente
Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali
Possono autocertificarsi:
i cittadini italiani;
i cittadini dell'Unione Europea;
i cittadini dei Paesi Extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno (solo per i dati verificabili o certificabili in Italia da soggetti pubblici).
Può essere utilizzata esclusivamente nei rapporti con:
le pubbliche amministrazioni (compresi istituti, scuole e università, regioni, province, comuni e comunità montane, camere di commercio e qualsiasi altro ente di diritto pubblico);
i gestori di servizi pubblici (es. Poste, Enel, Aziende del Gas, ACI, ecc.);
L'autocertificazione deve esserefirmata dall'interessato in presenza del funzionario dell'ufficio a cui si rilascia, altrimenti occorre allegare la fotocopia di un documento di identità valido.
Impedimento temporaneo
Se una persona non è in grado di rendere una dichiarazione per motivi di salute, può farlo un parente prossimo (il coniuge, i figli o altri parenti fino al terzo grado).
In questo caso la dichiarazione va resa davanti al pubblico ufficiale, indicando l'impedimento temporaneo per ragioni di salute.
Il pubblico ufficiale deve accertarsi dell'identità della persona che ha fatto la dichiarazione.
Cosa si può autocertificare
Dati anagrafici e stato civile:
Data e luogo di nascita
Residenza
Cittadinanza
Godimento dei diritti politici e civili
Stato civile
Stato di famiglia
Esistenza in vita
Nascita del figlio/a
Morte del coniuge, genitore, figlio ecc.
Maternità - Paternità - Separazione o comunione dei beni
Titoli di studio, qualifiche professionali:
Titolo di studio
Qualifica professionale
Esami sostenuti universitari e di stato
Titolo di specializzazione
Titolo di abilitazione
Titolo di aggiornamento e qualificazione tecnica
Qualifica tecnica
Titolo di formazione
Esami sostenuti
Situazione economica, fiscale e reddituale:
Reddito
Situazione economica
Assolvimento obblighi contributivi
Possesso e numero di codice fiscale
Possesso e numero partita IVA
Altri dati contenuti nell'anagrafe tributaria
Carico familiare
Posizione giuridica:
Legale rappresentante delle persone fisiche e giuridiche
Tutore
Curatore
Non aver riportato condanne penali
Altri dati:
Iscrizione in albi o elenchi tenuti dalle pubbliche amministrazioni
Posizione agli effetti degli obblighi militari
Stato di disoccupazione
Qualità di pensionato e categoria di pensione
Qualità di casalinga
Qualità di studente
Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali
Cosa non è possibile autocertificare
Certificati medici, sanitari e veterinari
Certificati di conformità CE
Certificati di marchi e brevetti
Certificato di iscrizione nelle liste elettorali, relativamente al procedimento elettorale, cioè se la certificazione occorre:
a corredo dell’accettazione della candidatura in una lista per le elezioni;
a corredo della firma che il cittadino appone per sostenere una lista di candidati alle elezioni, o una proposta di referendum, o una proposta di legge di iniziativa popolare.
Responsabilità legale
Il cittadino assume la responsabilità di quanto dichiara e risponde penalmente in caso di dichiarazione falsa o mendace.
Se dal controllo effettuato dall’Amministrazione Pubblica emerge che il contenuto delle dichiarazioni non è veritiero, il dichiarante decade dai benefici eventualmente ottenuti sulla base della dichiarazione falsa.
Se un dipendente non accetta l'autocertificazione commette violazione dei doveri d'ufficio e potrà essere segnalato all'Amministrazione di appartenenza per le relative sanzioni.
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