foto edifici cavalciotto e goreLa struttura del Cavalciotto a Santa Lucia comprende l’edificio denominato "Casotto dei calloni", verso la fine dell’Ottocento, per regolare il flusso delle acque furono installati tre macchinari in ghisa dotati di volano, che tramite l’azione di una cremagliera sollevano delle paratie di legno chiamate appunto calloni.

Questo antico impianto è  ancora oggi presente e funzionante, ogni callone ha una precisa funzione, il primo regolamenta il livello della pescaia, il secondo controlla l’ingresso delle acque all’interno dell’edificio dove è presente un sistema di filtraggio per trattenere rami e detriti portati dalla corrente, mentre il terzo regimenta la portata di acqua all’interno del Gorone.

Il Casotto dei calloni nei secoli passati era abitato dal callonaio, un addetto alla sorveglianza che doveva essere sempre reperibile ad ogni ora del giorno e della notte, perché in caso di variazione della portata d’acqua del Bisenzio, doveva provvedere all’ apertura e chiusura del "caterattone".

In angolo con via Bologna è riconoscibile un edificio poggiante sulle mura di contenimento, sulla facciata è possibile leggere una targa riportante "Consorzio del fiume Bisenzio al Cavalciotto e gore anno 1885”; l’immobile che un tempo ospitava gli uffici dell’ex Consorzio Cavalciotto e Gore, in anni recenti è stato riconvertito in civile abitazione.

Nel corso del Novecento le figure professionali utilizzate dal Consorzio per la manutenzione del sistema gorile erano sostanzialmente limitate ad un guardia-gore con funzione di custode dei lucchetti posti a chiusura delle cateratte, e quattro addetti alla manutenzione denominati "affossini". Gli affossini avevano tra i vari compiti, anche quello di calarsi attraverso botole e griglie all’interno delle gore coperte da strade o edifici, per procedere alla pulizia e manutenzione.

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