Anno 1584 Plantario dei Capitani di Parte Guelfa "Plantario dei Popoli e Sobborghi della Potesteria di Prato"

immagine plantarioSono le carte della “Magistratura dei Capitani di Parte Guelfa del 1584”,  raccolte in un atlante topografico, dove viene  rappresentata l’estensione della maglia viaria e idrografica all’interno dei confini dei vari Popoli o Sobborghi di appartenenza.

Il rilevamento del territorio veniva eseguito dagli agrimensori del tempo con tecnica pittorico-vedutistica, per censire le proprietà; le carte descrivono le strade maestre e secondarie, il sistema idrografico, l’edificato, le ville da signore, i mulini, le pievi ed anche i tabernacoli.

Sec. XVIII cartografia patrimoniale cabreistica

immagine cartografia patrimonialeAlcuni mulini o gualchiere sono corredati di cabreo, ovvero un disegno particolareggiato dell'edificio e del podere circostante realizzato a volo d'uccello, con una tecnica pittorica detta anche "in alzato“, che restituiva una  prospettiva dell'edificio e del terreno circostante vista dall'alto.

Oggi i cabrei si ammirano come piccole opere d'arte, colorate con la tecnica dell'acquerello, dove sono rappresentate anche in pianta,  minuziose descrizioni del fabbricato, gli annessi minori, il tipo di colture, le opere di regimazione idraulica, l'esposizione del terreno, i punti cardinali e altri particolari. Spesso questi disegni sono decorati di cartigli, stemmi e figure allegoriche.

I cabrei erano richiesti per inventariare i beni dei proprietari terrieri, degli enti religiosi e delle amministrazioni, figuravano come allegati agli atti notarili, oppure a documenti che dovevano descrivere le proprietà. I poderi generalmente erano caratterizzati da aziende mezzadrili a coltura promiscua con frutta, ortivo, vite, gelso, olivi.

Le misure agrimensorie si riferivano a braccia (circa 58 centimetri) o canna (5 braccia) o pertiche o quadrati.

1789 Campione delle strade della Comunità di Prato

immagine campione stradeLe carte del Campione furono realizzate dai periti Giovan Battista Bacci e Giov. Antonio Tomberli su esecuzione della Deliberazione del Magistrato Comunitativo datata 16 Aprile 1789.

Anche questa cartografia era suddivisa per Popoli e Sobborghi, con la descrizione della viabilità principale, la rete idrografica, le proprietà degli immobili.

In questo rilevamento territoriale, come nel Plantario dei Capitani di parte Guelfa non risultano censiti vari edifici situati in posizione più arretrata rispetto alla viabilità principale.

1820-1835 Catasto Ferdinandeo Leopoldino

immagine catastoIl catasto storico particellare fu realizzato da un ingente numero di tecnici agrimensori, le carte all’epoca furono suddivise territorialmente per Comuni, quadri di unione, sezioni, fogli, particelle.

Il Catasto Leopoldino descrive in modo dettagliato  e in scala,  l'impianto edificatorio degli edifici, la rete viaria e idrografica e il mosaico agrario dell'epoca.

Le mappe componenti il circondario sottoposto all’imposizione del fiume Bisenzio

immagine mappe bisenzioNel 1824 il Prof. Ing. Focacci  elabora una cartografia del sistema gorile e l’Ing. Marini redige il regolamento, questo materiale documentario ad oggi risulta purtroppo disperso.

Su deliberazione del 13 settembre 1834 dei componenti della Deputazione dell’Imposizione del fiume Bisenzio ai muri dei Sig.ri Naldini, il tecnico Gaetano Billi nel 1835 redige sulle carte del nuovo catasto un “Atlante delle Mappe componenti il circondario sottoposto all’Imposizione del fiume Bisenzio ai muri dei Sig.ri Naldini" compreso in una porzione dei territori della Comunità di Prato Campi e Signa.

Su deliberazioni del 19 febbraio 1865 e del 11 luglio 1867 dei componenti della Deputazione dell’Imposizione del fiume Bisenzio, il tecnico Sebastiano Benini nel 1869 redige un “Atlante delle Mappe componenti il circondario sottoposto all’Imposizione del fiume Bisenzio al Cavalciotto e Gore" compreso in una porzione dei territori della Comunità di Prato Campi e Signa. Una copia conforme all’originale viene redatta anche nel 1931.

Nel 1874 l'Ing. Giovanni Vantini cura la redazione del Piano Regolatore del sistema idraulico delle gore.

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