• promuove e pubblicizza il progetto;  organizza e realizza incontri di presentazione alla cittadinanza;
  • favorisce la costituzione dei gruppi e fornisce l'informazione e la formazione necessaria;
  • installa i cartelli nelle zone in cui sono costituiti i gruppi di controllo di vicinato aderenti al Protocollo.
  • individua, tra i cittadini delle zone interessate, i coordinatori dei "gruppi di controllo di vicinato", comunicando i nominativi a Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri di Prato.
  • vigila sulla rigorosa osservanza della corretta esecuzione del progetto "controllo di vicinato" ed in particolare verifica che i cittadini:
    a) limitino il proprio intervento ad un'attività di mera osservazione;
    b) si astengano da incaute iniziative personali o comportamenti imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se stessi o altri;
    c) non sconfinino in eventuali possibili forme di pattugliamento attivo, individuale o di gruppo, del territorio.
  • nomina il capo progetto di Prato e il referente della polizia municipale, che raccolgono le comunicazioni relative alla costituzione dei "gruppi di controllo di vicinato", organizzano incontri e assemblee pubbliche nelle zone interessate dall'iniziativa, di concerto con le altre forze dell'ordine;
  • Il capo progetto e il referente della polizia municipale vagliano le adesioni dei cittadini al progetto, ascoltano e  valutano le proposte e le richieste dei cittadini;
  • Il capo progetto mantiene i contatti con i coordinatori attraverso  tramite chat dedicata.
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