La fase della sperimentazione

Un primo tentativo di coordinamento pedagogico nacque per la scuola dell'infanzia nel 1974, tramite il distacco di due insegnanti delegate dall'assemblea generale del personale, con mansioni sia di tipo organizzativo che pedagogico. Le azioni di coordinamento iniziarono per i nidi nel 1982, al momento della loro istituzione. Il responsabile del coordinamento (un dirigente-pedagogista) era unico per entrambe le istituzioni educative.

Affiancato da educatori e insegnanti distaccati su delega delle relative categorie, il responsabile del coordinamento si pose già in una modo sperimentale rispetto alla continuità tra nido e materna.

Progressivamente la funzione del coordinamento si ampliò per diversificazione dei ruoli, riconoscendo la necessità di una persona che si occupasse anche dall'integrazione dell'handicap.

Nel corso dell'esperienza emersero due esigenze in parte contrapposte: appariva sempre più evidente la necessità degli aspetti professionali necessari per lo svolgimento di questo lavoro, mentre le persone distaccate venivano invece impiegate prevalentemente in funzioni amministrative,(anche per sopperire alla carenza di personale e/o di organizzazione).

Il riconoscimento giuridico

La richiesta di un riconoscimento giuridico pedagogico (passaggio dal 6° al 7° livello) non fu accolta fino al concorso espletato nell'anno 1998, che prevedeva tre figure di "istruttore direttivo educatore scolastico". In attesa dell'espletamento del concorso, al coordinamento si alternarono educatori ed insegnanti con distacchi trimestrali.

Nel momento in cui, a concorso espletato, si attuò il pensionamento del pedagogista, prevalsero gli aspetti di coordinamento amministrativo a discapito di quelli pedagogici risultando gli stessi più urgenti per la cronica mancanza di personale con compiti amministrativi.

Dopo l'ampia produzione normativa che rivedeva le competenze degli enti locali e la definizione dell'autonomia scolastica, il dirigente riteneva di dover configurare un nuovo coordinamento, al momento sperimentale, utilizzando personale in servizio nella scuola dell'infanzia e assegnando ad un esperto la formazione.

Il Regolamento comunale dei servizi educativi per l'infanzia, approvato dal Consiglio Comunale nel luglio 2003, ha istituito il Coordinamento Pedagogico e Organizzativo, con le funzioni, i compiti e la struttura validi ancora oggi.

L'attuale struttura

L'attuale struttura del coordinamento pedagogico è composta da sei persone, dipendenti comunali di pari livello, che assolvono con modalità omogenee e collegiali compiti di gestione e organizzazione del lavoro e funzioni pedagogico-educative-didattiche, per i nidi e scuole dell'infanzia. Una di queste persone svolge il ruolo di responsabile del coordinamento.

Ogni coordinatrice svolge contemporaneamente compiti di supporto alle insegnanti delle scuole e di specialista riguardo al tema pedagogico assegnatole e del quale è referente per le altre componenti il coordinamento.

Molti sono ancora i criteri su cui dibattere per creare condizioni di continuità tra i presupposti educativi e i problemi organizzativi della quotidianità. A tale scopo sono previsti corsi di formazione per le coordinatrici, con il supporto di formatori docenti, al fine di rivisitare e riflettere per migliorare e ridefinire criteri, ruoli gestionali e incontri tra i componenti del coordinamento e i responsabili delle altre unità operative coinvolte nella gestione dei servizi educativi.

Composizione e compiti

Il coordinamento pedagogico e organizzativo è così composto:

  • 1 responsabile del coordinamento pedagogico e organizzativo
  • 5 coordinatori pedagogici

Svolge i seguenti compiti:

  • Promozione e supporto alla qualità dei servizi rivolti alla prima e seconda infanzia (età 0/3 e 3/6 ).
  • Coordinamento delle attività realizzate nei servizi educativi e alla prima e seconda infanzia.
  • Indirizzo e sostegno tecnico all'attività del personale educativo.
  • Organizzazione e verifica delle attività di formazione e autoformazione del personale scolastico.
  • Promozione dell'integrazione nei servizi educativi, sociali e sanitari (pubblici e privati).
  • Promozione e gestione dell'integrazione degli utenti portatori di handicap.
  • Documentazione e raccolta dei materiali prodotti nelle esperienze dei vari servizi educativi.
  • Monitoraggio e sostegno della qualità dei servizi educativi a gestione diretta, gestiti da privati.
  • Sviluppo e promozione della cultura dell'infanzia all'interno della comunità locale.

Contenuti

  • Sostegno alle modalità relazionali con i genitori
  • Sostegno alle dinamiche di gruppo
  • Sostegno all'integrazione della disabilità
  • Organizzazione e fruizione di Spazi e Tempi
  • Progettazione di area e di rete e sostegno alla progettazione dei plessi
  • Realizzazione atelier/laboratori (in orario scolastico ed extrascolastico)
  • Sostegno alla genitorialità

Il ruolo dei coordinatori

La struttura che si è inteso attuare è quella di far diventare ogni singolo coordinatore referente unico, per i plessi che gli sono assegnati, capace di essere interlocutore per ogni tipo di problema.
Dai bisogni di sostegno pedagogico alle richieste di ogni genere, il coordinatore ha la responsabilità di veicolare e filtrare le informazioni possedute dagli uffici dei servizi educativi all'infanzia.

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