Tutti gli elettori, di norma, votano nel seggio che è stato loro assegnato dall'Ufficio Elettorale (il numero e l'indirizzo del seggio compaiono nella prima pagina della tessera elettorale).
Tuttavia, vi sono alcuni casi – previsti per legge – nei quali un elettore, se vuole e se si trova in determinate condizioni, può votare in un seggio diverso da quello assegnato e, addirittura, in una Circoscrizione, in un Comune, in una Provincia o in una Regione diversa da quella di residenza.
E' bene precisare subito che, comunque, vale un principio di territorialità rispetto al tipo di votazione che si sta svolgendo, come verrà spiegato più avanti.
Chi può fare richiesta
Possono votare in un seggio elettorale diverso da quello che è stato loro assegnato:
i membri del seggio;
i rappresentanti di lista presso il seggio;
i candidati alle elezioni;
gli ufficiali e gli agenti della Forza pubblica, in servizio di ordine pubblico;
gli elettori non deambulanti, purché esibiscano una certificazione della ASL che attesti l’impedimento;
i militari delle Forze armate e gli appartenenti ai Corpi organizzati militarmente per servizio dello Stato (comprese le infermiere della Croce Rossa Italiana), nonché gli appartenenti alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Tutti questi soggetti, inoltre, votano con precedenza sugli altri elettori;
i lavoratori naviganti delle compagnie aeree e marittime che si trovino fuori residenza per motivi di imbarco, purché ne abbiano fatto richiesta.
Per tutti questi soggetti, tuttavia, vale il principio al quale si accennava in precedenza, cioè quello di territorialità rispetto al tipo di elezione che si sta svolgendo. Questo principio stabilisce che un elettore può votare in un seggio diverso da quello assegnato purché abbia titolo a votare in quella determinata elezione.
Ci spieghiamo con un esempio: Poniamo il caso di un militare, residente a Milano, che sia in servizio presso un seggio del Comune di Prato. Questo militare potrà votare sicuramente per le elezioni politiche e per i referendum (perché sono elezioni che riguardano tutto il territorio nazionale), ma non potrà votare né per le regionali (perché residente in altra Regione), né per le amministrative (perché residente in altra Provincia e in altro Comune) e nemmeno per le europee (perché Prato fa parte del collegio “Italia Centrale”, mentre Milano fa parte del collegio “Italia Nord-Occidentale).
Il Presidente del seggio dovrà, quindi, valutare la situazione di volta in volta, per stabilire se gli elettori elencati in precedenza abbiano veramente diritto a votare in un seggio diverso da quello assegnato.
Come fare richiesta
I soggetti elencati al punto “7” dei “Requisiti” devono presentare, in tempo utile, al Sindaco del Comune in cui si trova lo scalo aeroportuale o marittimo nel quale essi si trovano temporaneamente per lavoro, una domanda nella quale dichiarino la loro volontà di voler votare in quel Comune.
Tutti gli altri soggetti elencati negli altri punti dei “Requisiti”, invece, non devono presentare alcuna domanda, ma semplicemente esprimere al Presidente del seggio la volontà di voler votare in quel seggio stesso.
Documenti necessari
Per tutti, ovviamente, vale la regola che per votare occorre avere la tessera elettorale e il documento di riconoscimento. Inoltre:
i soggetti elencati al punto “e” dei “Requisiti” devono presentare, al Presidente del seggio, una certificazione rilasciata dalla ASL che attesti il loro impedimento;
i soggetti elencati al punto “g” dei “Requisiti” devono presentare, al Presidente del seggio:
un certificato del direttore dello scalo aeroportuale o marittimo, attestante che il lavoratore si trova in quello scalo per motivi di servizio ed è impossibilitato a recarsi a votare nel Comune di residenza;
un certificato, rilasciato dal Sindaco del Comune in cui ha sede lo scalo aeroportuale o marittimo, nel quale si attesti che al Sindaco del Comune in cui risiede il lavoratore è stata notificata la volontà del lavoratore stesso di voler votare nel Comune in cui si trova per motivi di servizio.
Entrambi i documenti devono recare una data che non vada oltre il giorno antecedente quello stabilito per la votazione.
Tempi e costi
La pratica è immediata in tutti i casi elencati tranne che per i lavoratori naviganti di compagnie aeree o marittime per i quali occorre qualche giorno.
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