La legge 431/1998 prevede la possibilità di stipulare contratti di locazione in base a patti territoriali definiti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.
Gli accordi territoriali, siglati dai sindacati, stabiliscono per ogni zona di Prato un limite minimo e massimo al mq. per la determinazione dei canoni di locazione. In base a questi parametri privati e sindacati, stabiliscono il canone a cui affittare un alloggio.
Nei patti territoriali relativi al Comune di Prato, stipulati in data 31/07/2003, il territorio comunale è diviso in 6 zone per le quali è stato fissato un diverso canone di locazione al mq.
Per poter capire in quale zona è ubicata una determinata unità immobiliare si deve fare riferimento al foglio di mappa catastale in cui è rappresentata l’unità immobiliare stessa.
I fogli di mappa catastale del Comune di Prato (complessivamente 107) sono ripartiti fra le 6 zone previste negli accordi, nel modo seguente:
L'art. 2 dell'accordo stabilisce inoltre tre fasce alle quali corrispondono diversi tipi di unità immobiliari che generano un'ulteriore modulazione del canone di locazione.
Qui è possibile scaricare le diverse tipologie di contratto e le tabelle per la determinazione del canone di affitto e la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore.
(Immagine scansionata)
Il Comune di Prato è esclusivamente depositario degli accordi siglati dai sindacati e non fornisce consulenza.
I cittadini interessati possono rivolgersi ai sindacati degli inquilini e dei proprietari che forniscono assistenza per la stipula dei contratti ai loro iscritti.
