L'assegno spetta alle madri cittadine italiane, comunitarie o non-comunitarie in possesso della carta di soggiorno, se:
la lavoratrice già fruisce di una forma di tutela previdenziale ed ha almeno tre mesi di contribuzione compresi tra i nove e i diciotto mesi precedenti la nascita o l'ingresso in famiglia del bambino;
la madre è disoccupata, purché tra la data della perdita del diritto a prestazioni previdenziali e la data di nascita o di ingresso del minore nella famiglia non siano trascorsi più di nove mesi;
la lavoratrice ha interrotto il rapporto di lavoro per dimissioni durante il periodo di gravidanza ed ha almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dai diciotto mesi ai nove mesi precedenti la nascita del bambino.
In alcuni casi è prevista anche la richiesta da parte del padre (per maggiori informazioni vedi il sito INPS).
L'assegno di maternità dello Stato erogato dall'INPS è una prestazione che spetta alle madri (e in alcuni casi ai padri) per ogni figlio biologico nato, adottato o in affidamento preadottivo.
La somma determinata ogni anno dall'INPS, è corrisposta per intero a chi non ha diritto ad alcuna prestazione, oppure per differenza a chi fruisce già di una indennità, ma di importo inferiore.
Chi può richiederlo
Tutte le madri italiane, comunitarie o non-comunitarie, che possiedono almeno uno tra i seguenti requisiti:
Fruire di una forma di tutela previdenziale
Disoccupazione
Interruzione del rapporto di lavoro per dimissioni durante il periodo di gravidanza
Tempi e iter
Si deve presentare domanda all'INPS entro sei mesi dalla nascita/ingresso in famiglia
Per ottenere l'indennità si deve presentare domanda all'INPS entro sei mesi dalla nascita o, in caso di adozione o affidamento, dall'effettivo ingresso in famiglia.
Se la data di scadenza non viene rispettata, viene perso il diritto di richiedere l'indennità.
Modalità di accesso al servizio online: Per l'accesso ai servizi online INPS è necessario avere un PIN rilasciato dall'Istituto, o una identità SPID almeno di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
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