Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): cosa sono, che vantaggi hanno e come entrare a farne parte.
30.09.2024 - Non è più possibile inviare le manifestazioni di interesse per partecipare alla CER. Il termine per l'invio era alle 13.00 del 30 settembre 2024.
La partecipazione ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è aperta a singole persone, edifici condominiali interi, imprese, enti territoriali o autorità locali. E, in generale, a chiunque condivida la finalità di produrre, consumare e gestire localmente l'energia elettrica prodotta da impianti alimentati con Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Gli edifici condominiali possono entrare nella CER sia come singole unità immobiliari, sia come condominio, a seconda di ciò che si desidera condividere. Nel primo caso ogni condòmino presenterà una richiesta per sé stesso – senza conseguenze per le scelte degli altri – nel secondo caso la richiesta sarà da presentarsi per la sola utenza condominiale a cura dell’Amministratore.
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresenta un modello sostenibile per la produzione, la condivisione e il consumo di energia elettrica.
In pratica, una CER, è formata da un insieme di cittadini, aziende o soggetti pubblici, che decidono di unirsi per produrre, consumare e scambiare energia proveniente da fonti rinnovabili, in un’ottica di risparmio economico e riduzione delle emissioni inquinanti.
Il tutto è riconosciuto meritevole dalla legge italiana, che infatti ne sostiene lo sviluppo anche con appositi incentivi, purché sia perseguito il miglioramento delle condizioni sociali della comunità ed il contrasto alla povertà energetica.
Gli associati in una CER possono svolgere diversi ruoli:
Il Comune di Prato, nell'intento di fornire supporto alla nascita di una prima Comunità Energetica sul proprio territorio, ha deciso di chiedere ai cittadini di manifestare il proprio interesse alla partecipazione, in qualunque ruolo lo desiderino, alla prima CER.
Criteri, requisiti e modalità operative sono definite nell’Avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse a partecipare alla creazione di una o più CER (Comunità Energetica Rinnovabile) sul territorio di Prato.
A chi è rivolto
Informazioni richieste
Uso delle informazioni
Cosa si ottiene
Chi era interessato a partecipare alla CER, doveva comunicare la propria manifestazione di interesse tramite l’apposito portale online, indicando i ruoli che desiderava ricoprire, tra:
Il portale chiedeva di inserire le necessarie informazioni relative ai consumi, alla produzione energetica e alla consistenza delle superfici idonee.
Le manifestazioni di interesse dovevano essere presentate dalle ore 9.00 di lunedì 20 maggio alle ore 13.00 di lunedì 30 settembre 2024.
Accedi al servizio online e presenta la manifestazione di interesse ad aderire ad una CER (servizio online chiuso il 30.09.2024)
Vedi anche:
Documento di identità fronte e retro in corso di validità (solo per il titolare del POD o della superficie idonea)
POD (Point of Delivery - Numero di presa del contatore di energia elettrica), é il codice che serve ad individuare con precisione l'utenza elettrica, reperibile nella bolletta elettrica nella parte contenente le informazioni contrattuali di fornitura. Vedi pagina FAQ Comunità Energetiche Rinnovabili
Consumi e costi energetici mensili riferiti all'intera annualità più recente (da gennaio a dicembre - solitamente reperibili dalla prima fattura dell’anno successivo a quello di cui interessa trasmettere i dati). Vedi pagina FAQ Comunità Energetiche Rinnovabili
Per i titolari di impianto fotovoltaico (o FER di altro genere):
Dato di immissione di energia in rete riferito all'annualità più recente (da gennaio dicembre), scaricabile dall'area clienti GSE, oltre a mese e anno di attivazione dell'impianto e tipo di incentivo se beneficiario
Per i titolari di superficie idonea all'installazione di un impianto FER:
Dati catastali della superficie
Estensione in mq della superficie disponibile
Al termine dell’invio della manifestazione di interesse a partecipare alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER), si otterrà una ricevuta, con riassunti i dati del soggetto che ha presentato la domanda e l’evidenza del ruolo che assumerà all’interno della Comunità stessa (consumatore, produttore, produttore e consumatore, titolare di superfici idonee). La ricevuta attesterà che l'interessato ha presentato la domanda entro i termini.
Non essendo stata ancora costituita alcuna CER, la presentazione della richiesta non produce effetti giuridici immediati per l'interessato. Partecipando egli contribuisce, piuttosto, a dare forza alla candidatura della propria comunità (intesa come soggetti del territorio alimentato dalla stessa cabina primaria), ad ospitare la prima CER promossa dal Comune.
In generale, l’obiettivo principale di una CER è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri e al contesto locale, attraverso l’autoconsumo diffuso di energia rinnovabile.
Una volta concluso il periodo di invio delle manifestazioni di interesse, verrà presa nota di tutte le richieste pervenute e sulla base di queste sarà avviata l'analisi dei dati.
All’analisi, che potrà richiedere alcune settimane o mesi in dipendenza della complessità e della numerosità della partecipazione, seguirà la scelta della cabina primaria intorno a cui realizzare la prima CER.
Il Comune effettuerà una mappatura delle potenziali CER realizzabili sul territorio comunale e darà avvio alla costituzione della prima di esse sulla base della distribuzione delle “cabine primarie” presenti sul territorio (vedi la mappa interattiva delle cabine primarie - dal sito di GSE).
La scelta dell’area per la cabina primaria in cui attivare la prima CER verrà fatta in base alla combinazione tra utenti consumatori ed utenti produttori (bilanciamento tra energia prodotta ed energia consumata), ed in base ai vantaggi tecnici-economici che gli stessi possono portare alla Comunità.
Nel caso in cui la progettazione della CER ottimale comporti dei limiti alla numerosità dei partecipanti, a parità di altre condizioni in ogni categoria (produttori, consumatori, titolari di superfici), si darà la precedenza di associazione secondo l’ordine cronologico della presentazione delle richieste.
Le richieste presentate in riferimento ad altre cabine primarie rimarranno archiviate e saranno tenute in considerazione per le future attivazioni di ulteriori CER. Apposite simulazioni numeriche, infatti, consentiranno di verificare la fattibilità tecnica e la consistenza anche delle future installazioni per ognuna delle cabine primarie.
Tutti i partecipanti alla CER mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia elettrica. Infatti, l’appartenenza alla CER, non comporta la scelta di un nuovo fornitore di energia per la propria utenza, né la sottoscrizione di altri nuovi contratti con diversi operatori di mercato.
Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non devono necessariamente essere di proprietà della Comunità, ma possono anche essere messi a disposizione da uno o più membri partecipanti, o da un soggetto terzo non membro della CER.
Fra gli obiettivi della CER c’è l’ottimizzazione dell’uso dell’energia scambiata nella comunità. A questo scopo tutte le tecnologie e le conoscenze utili al miglioramento della gestione delle reti (come ad esempio i sistemi di accumulo di energia, le batterie, le colonnine di ricarica degli autoveicoli ecc.), saranno realizzabili e integrati nello sviluppo della CER, sia dalla comunità stessa che da altri investitori, per stabilizzare le reti o per fornire ulteriori servizi agli associati.
La CER, in quanto soggetto di diritto privato, regolerà autonomamente le modalità di investimento e la ripartizione di costi e benefici tra i suoi membri e i soggetti esterni.
Le unità di produzione di energia devono essere alimentate da fonti rinnovabili. Sono quindi inclusi gli impianti fotovoltaici, ma può essere inserito nelle CER qualunque tipo di impianto rinnovabile (idroelettrico, eolico, biogas, biomasse solide ecc.) che produca energia elettrica.
Per le imprese private la partecipazione alla comunità energetica non deve costituire l’attività commerciale e/o industriale principale, poiché la legge identifica le Comunità Energetiche Rinnovabili come enti senza scopo di lucro.
Per lo stesso principio ispiratore le regole vigenti prevedono l’obbligo di inserire nello statuto della futura CER la condizione che il 45-55% (a seconda dei casi) del totale dell’incentivo, sia destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e/o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione.
Ultimo aggiornamento: 30/09/2024
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