Immagine di Roberto Giovannini
Sindaco di Prato dal 1948 al 1965, guidò la città nei difficili anni della ricostruzione. Fu un galantuomo. Si deve alla sua passione per il teatro la riapertura del Metastasio, nel 1964. Fu eletto parlamentare nel '68 e nella successiva legislatura.

Roberto Giovannini fu per 17 anni sindaco di Prato, dal 1948 al 1965. Gli anni difficili, gli anni della ricostruzione, dei licenziamenti nelle fabbriche, della formazione di una nuova classe di artigiani per conto terzi, della formazione del distretto. Gli anni a cui Roberto Giovannini dedicò tutto se stesso, da "galantuomo", libero nei pensieri e nei convincimenti, rigoroso negli atteggiamenti e nello stile di vita, profondamente legato alla sua città. Se nel 1995 Prato realizzò il sogno della Provincia, molto lo si deve anche alla sua tenacia e alla sua dedizione, condivisa con altri pionieri dell'autonomia pratese. Fu Giovannini che sin dal 1957 si fece interprete della volontà di autonomia della gente di Prato e assunse solennemente l'impegno per l'istituzione della Provincia. Una lunga battaglia mai venuta meno, anche quando fu eletto parlamentare nel 1968 e nella successiva legislatura. Uomo di cultura, si deve alla sua opera, e alla sua straordinaria passione per il teatro, la riapertura del Metastasio nell'ottobre del 1964. Fu sua anche l'intuizione di una Università del tessile, ipotesi rimasta inattuata, alla quale lavorò per tanto tempo. Della sua fervida attività politica e civile, come dei suoi interessi e passioni culturali, Giovannini annotava e registrava. Nel tempo costruì uno straordinario archivio di materiale documentario, di notevole interesse per la storia locale, conservato nella biblioteca comunale Lazzerini. b.g.

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