Immagine di Piero De Bernardi
È stato uno dei più grandi sceneggiatori della storia del cinema italiano. Assieme a Leo Benvenuti scrisse ad esempio i testi di "Matrimonio all'italiana" per De Sica, di "Amici miei" per Monicelli, di "Un sacco bello" per Verdone e tanti altri grandi successi. Porta la sua firma la sceneggiatura di "C'era una volta in America", il capolavoro di Sergio Leone.

Piero De Bernardi nacque il 12 aprile 1926 in Palazzo Banci Buonamici, nel cuore di Prato. Interruppe gli studi classici a causa della guerra e, dopo qualche tentativo mal riuscito di impiego nell'attività di rappresentante di commercio, si trasferì a Roma. Frequentò Franco Migliacci e Domenico Modugno che, come lui, cercavano di entrare nel mondo dello spettacolo. Imparò tutto da solo il mestiere di sceneggiatore, leggendo copioni. Iniziò a lavorare con il produttore Giorgio Venturini, che gli chiese di scrivere tre sceneggiature tratte da Salgari. La sua ascesa cominciò nel 1954, quando Leo Benvenuti gli affidò la sceneggiatura de Le ragazze di San Frediano, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini e diretto da Valerio Zurlini. Da questo momento tra i due iniziò una collaborazione che sarebbe durata più di trentacinque anni. Cominciarono a lavorare per grandi produttori e a scrivere per attori come Tognazzi, Sordi, Villaggio, Manfredi. Lavorarono con Alberto Lattuada per "Guendalina" (1957) e con Pietro Germi per "L'uomo di paglia" (1958). Da qui in avanti, i testi per il cinema che portano la loro firma sono così tanti, che non si contano più: da "Matrimonio all'italiana" (1964) di Vittorio De Sica a "Io, io, io... e gli altri" (1966) di Alessandro Blasetti, da "Incompreso" (1966) di Luigi Comencini a "Serafino" (1968) di Germi, da "Per grazia ricevuta" (1971) di Nino Manfredi ad Alfredo, "Alfredo" (1972) ancora di Germi, da "Lo chiameremo Andrea" (1972) di De Sica a "Finché c'è guerra c'è speranza" (1974) di Alberto Sordi, sino al mitico primo "Fantozzi" (1975) di Luciano Salce, inizio d'una saga che li vedrà a lungo impegnati. Con "Amici miei" (1975) di Mario Monicelli, diedero vita ad uno dei loro copioni più belli. Negli anni Ottanta, cominciò il sodalizio del duo con Carlo Verdone, con "Un sacco bello" (1980) e il successivo "Bianco, rosso e Verdone" (1981). Insieme scrissero anche "Il marchese del Grillo" (1981) e "Speriamo che sia femmina" (1986) per Mario Monicelli, e una pietra miliare della storia del cinema come "C'era una volta in America" (1984) per Sergio Leone. Non solo. Portano la firma di De Bernardi e Benvenuti anche "Compagni di scuola" (1988) per Carlo Verdone, "Lo zio indegno" (1989) per Franco Brusati, "Caino e Caino" (1993) per Alessandro Benvenuti. De Bernardi è morto a Milano l'8 gennaio 2010, lasciando un grande vuoto nel cinema italiano. a.a.

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