Immagine di Paolo, Francesco e Alberto Fratellini
I tre fratelli costituirono un trio di clown la cui abilità e fantasia, unite alle superbe tecniche di recitazione, furono oggetto di ammirazione e contribuirono alla rinascita dell'interesse per il circo nel primo dopoguerra in mezza Europa. Molti dei loro figli continuarono la tradizione di famiglia come clown di successo in Francia.

La famiglia Fratellini è la più nota nel panorama europeo dell'arte circense. I tre fratelli pratesi Paolo (1877 - 1940), Francesco (1879 - 1951) e Alberto (1886 - 1961) costituirono un trio di clown la cui abilità e fantasia, unite alle superbe tecniche di recitazione, furono oggetto di ammirazione e contribuirono alla rinascita dell'interesse per il circo nel primo dopoguerra, soprattutto a Parigi. Il padre, Gustavo Fratellini, combatté al seguito di Giuseppe Garibaldi e, dopo una vita avventurosa, approdò al circo come acrobata e trapezista. Il trio si formò dopo la morte del fratello maggiore Luigi e, fin dall'inizio, diede una forte caratterizzazione ai personaggi: Francesco sosteneva il ruolo del clown bianco, perfezionista e pomposo, Alberto era l'Augusto, pagliaccio pasticcione e sgangherato (fu lui ad adottare per primo il trucco con sopracciglia alte, grossa bocca dipinta e naso a palla finto che tutti conosciamo), e infine Paolo, che sosteneva un ruolo di notaio, intermedio tra i due. I Fratellini girarono l'Europa e la Russia prima di unirsi al Circo Medrano a Parigi, durante la Grande Guerra. Nel 1923 erano al massimo della popolarità, ammirati dal pubblico e da intellettuali come Raymond Radiguet e Jean Cocteau, che si ispirarono a loro nella creazione di alcuni personaggi. Molti dei figli dei Fratellini continuarono la tradizione di famiglia come clown di successo in Francia. L'ultimo dei Fratellini, Alberto, morì nel 1961, lasciando il libro di memorie Nous, les Fratellini. a.a.

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