Immagine di Enzo Coppini

Enzo Coppini, "il morino di Prato", fu atleta di ottima taglia, burlone e ciarliero, estremamente generoso. Gareggiò per sedici anni, dal 1935 al 1951, militando nelle diverse categorie, in Italia e all'estero, sempre fedele comunque ai colori della Ciclistica Pratese. Nella sua carriera illuminata da alcune splendide prodezze, ha vinto 22 gare, disputando alcuni Giri d'Italia, la Ronde de France nel 1946, quindi il Tour de France del 1948, vinto da Gino Bartali. Protagonista nel 1949 al Giro di Algeria, cessò l'attività agonistica nel 1950, dopo che, nel Giro d'Italia 1950, si era dovuto ritirare con le lacrime agli occhi essendo giunto in forte ritardo accumulato a conclusione della tappa di Livorno. Mise quindi in piedi un negozio di biciclette, ma rimase sempre in contatto col mondo del ciclismo: dal 1958 al 1960, seguì il Giro d'Italia sull'ammiraglia della squadra, accanto a Learco Guerra, altro grande campione del pedale nonché suo carissimo amico. Dopo quella esperienza entrò nell'ambiente del ciclismo amatoriale come sponsor a fianco della Mobilmoderna, ottenendo due scudetti tricolori nel settore ciclo-turistico. Si distinse per l'intensa attività organizzativa e per l'impegno in tante iniziative sportive e non, in seno alla Ciclistica Pratese 1927, società che amava. Pur non avendo avuto una carriera folgorante e ricca di trionfi, Enzo Coppini ha sempre saputo trasmettere un'impronta marcata della sua personalità, della sua esuberanza, generosità, e grandissima passione. Segnalato da Marco Boretti, ad agosto 2011

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