Immagine di Emilio Bertini
La grande passione per la montagna lo portò a fondare il CAI pratese e a scrivere guide e pubblicazioni sulle bellezze del nostro territorio. Fu prima sacerdote, poi insegnante di storia e geografia al Collegio Cicognini.

Appassionato di montagna e fondatore del CAI pratese, Emilio Giuseppe Alemanno Bertini nacque a Prato il 22 febbraio 1836. Conclusi gli studi umanistici, fu ordinato sacerdote nel 1860, ma in seguito all'unità d'Italia abbandonò l'abito talare in contrasto con Pio IX e la sua politica. Ricoprì l'incarico di insegnante al Cicognini e condusse la "Biblioteca popolare circolante" fondata da Antonio Bruni. Dopo un'esperienza a Monza come maestro elementare, il Bertini assunse l'ufficio di professore di storia e geografia al Collegio pratese, adottando metodi di insegnamento basati sulla conoscenza dei luoghi e delle risorse della terra, con diretta conoscenza del territorio. I contemporanei di Emilio Bertini ricordano i nutriti gruppi di studenti del Cicognini, che la domenica risalivano la valle del Bisenzio coi loro due insegnanti, l'Alessandri e il Bertini, alla scoperta del Monteferrato e di tutto l'Appennino fino a Montepiano. Questo metodo di insegnamento coniugava la sua passione per gli itinerari dell'Appennino con una attenta pedagogia, rivolta alla conoscenza delle tradizioni e delle caratteristiche del territorio da parte dei giovani. Emilio Bertini scrisse molto sulle nostre montagne, facendo spesso proficui confronti con altre realtà anche straniere. Infatti egli scriveva: «Se i nostri boschi avessero gli agi e le comodità di cui sono forniti i monti svizzeri, anche il nostro Appennino avrebbe numerosi i suoi visitatori». Nel 1881 Bertini scrisse una Guida della val di Bisenzio che dedicava "Ai miei colleghi della sezione fiorentina del Club Alpino Italiano", nella quale faceva apprezzare la bellezza del paesaggio appenninico toscano. Nel 1885 nacque anche a Prato la Stazione alpina del CAI, fortemente voluta da Emilio. Per festeggiare con solennità l'avvenimento, Bertini volle organizzare a Montepiano una festa in onore di Lorenzo Bartolini ma, purtroppo, alcuni giorni prima, il 6 agosto 1886, appena cinquantenne si spense, senza avere avuto la gioia di vedere la festa che con tanto amore aveva preparato. Probabilmente il decesso fu dovuto ad un diffuso tumore al fegato. a.a.

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