Immagine di Bruno Banchini
Fu tra i più grandi campioni italiani del gioco del pallone col bracciale, uno sport ormai scomparso. Si deve a lui la fondazione del 'Politeama Banchini' di via Garibaldi, inaugurato nel 1925 e ancora oggi punto di riferimento della vita culturale cittadina.

Nato a Prato il 19 marzo 1857, fu avviato precocemente al mestiere di tessitore, ma ben presto preferì seguire l'esempio del padre e dedicarsi al gioco del pallone col bracciale, uno sport che risaliva al periodo rinascimentale e che allora era molto in voga. A differenza del calcio, si trattava di addomesticare una palla di cuoio con un bracciale di legno irto di punte, per lanciarla nel campo avversario. Il gioco si praticava in impianti speciali, gli sferisteri, ed era seguito da molti tifosi. Bruno Banchini, prima di acquistare il teatro in via Garibaldi, era assurto a una fama nazionale come giocatore, una fama equiparabile a quella degli attuali campioni del football, come testimoniano le cronache sportive dell'epoca. Persona schiva ma di una prestanza atletica fuori dal comune, mai il successo gli fece girare la testa: com'era arrivato ad essere osannato dalla folla, troncò bruscamente la carriera sempre davanti ad un pubblico festante. Era il 1901 e, mentre Bruno Banchini giocava nel nuovo sferisterio di Torino, al culmine della carriera e tra gli applausi gettò il bracciale contro la rete in direzione del suo procuratore invitandolo a scendere e giocare al suo posto. Tutto ciò accadde perché l'impresario non aveva rispettato dei contratti. Nel 1910 era stato aperto il Kursaal, dove incominciarono le proiezioni dei primi film muti, e che successivamente venne adibito a luogo d'intrattenimento. Il nome Kursaal fu abbandonato in seguito, per coniarne uno più "moderno" come "Mikado", che nella lingua nipponica assume il significato di palazzo imperiale o gioco di pazienza. Benché operasse già da quasi un secolo il teatro Metastasio, gli appassionati di lirica non condividevano i programmi del teatro cittadino, per cui sostennero l'idea di Bruno Banchini, il quale decise di costruire un teatro in luogo del Mikado, utilizzando anche il giardino di casa sua. Il locale fu destinato, in particolare, agli appassionati melomani. Il 2 aprile 1925 il nuovo locale detto "Politeama Banchini" fu inaugurato in forma solenne con la messa in scena dell'opera "Tosca" di Puccini, alla quale seguirono le più popolari composizioni melodrammatiche. Bruno Banchini scomparve il 12 giugno del 1937 nella sua villa di via XXI Aprile, oggi via Bruno Buozzi

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