Lo stemma antico della città di Prato pare fosse un giglio d’oro in campo rosso successivamente modificato in un campo “di rosso seminato di fiordalisi d’oro” ed è lo stesso dell’antica Repubblica di Prato del XIII secolo.
Nella parte superiore, è raffigurato un rastrello con quattro pendenti di colore rosso, inframmezzati da tre gigli d'oro su campo azzurro. Si tratta del così detto «capo d'Angiò», distintivo di parte guelfa, concesso dagli Angioini alle famiglie e città dimostratesi loro fedeli.
Contestualmente all’elevazione di Prato a capoluogo di Provincia il Comune ha sostituito la corona di Comune con quella ordinaria di città.
Ai lati dello stemma sono presenti 2 fronde verdi (olivo e quercia) annodate da un nastro azzurro o tricolore (simbolo della Repubblica).
Gonfalone
Il primo gonfalone della città fu inaugurato il 5 aprile del 1931 in occasione della Ostensione di Pasqua, insieme al Corpo dei Valletti Comunali, allora composto da cinque figuranti.
Tebaldo Donnini “intelligente cultore di arte e di storia cittadina” ebbe l’incarico dal Comune di disegnare i costumi dei Valletti oltre alla foggia del Gonfalone della Città.
Il signor Donnini corrispose in modo impareggiabile al compito affidatogli presentando all’approvazione del Comune i disegni dei costumi,delle mazze dei mazzieri, del Gonfalone e dei finali - originalissimi-, delle aste sorreggenti il Gonfalone stesso.
I disegni furono degni di lodi incondizionate e, subito dopo, veniva affidata l’esecuzione di tutto a singoli artigiani pratesi.
Il lavoro fu esaminato da eminenti personalità dell’arte che dovettero rimanere estasiati di fronte a tanta bellezza ed a tanta finezza di ricamo, esprimendo caldi elogi per colui che ne aveva effettuato il disegno di perfetto stile e per la ricamazione, non esitando a dire che indubbiamente "il Gonfalone di Prato, oggi è il più bello fra quello dei Comuni d’Italia”. (Il telegrafo, 5 aprile 1931).
L’11 luglio del 1933, a seguito della domanda del Comune di Prato per il riconoscimento dello Stemma, del Gonfalone Comunale (se pur sempre usati) e della iscrizione del Comune stesso nel Libro Araldico degli Enti morali, il Capo del Governo, sentita la Consulta Araldica Nazionale, sancisce al Comune di Prato “il diritto di fare uso dello Stemma e del Gonfalone".
Nel 2010, il 21 dicembre, viene presentato alla stampa il nuovo Gonfalone, commissionato dall’amministrazione alle Monache Benedettine del Monastero di Santa Maria a Rosano, già in altre occasioni fornitrici di pregevoli ricami per il Comune di Prato.
Il gonfalone è stato inaugurato il 26 dicembre 2010, il giorno di Santo Stefano, patrono della Città.
Per questo importante evento, l’Ufficio del Cerimoniale del Comune ha preparato e fatto stampare un opuscolo sulla storia del nostro Gonfalone (dal 1931 al suo rifacimento).
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