A scuola, a casa, nei loro contesti di vita ciascun bambino compie delle esperienze, vere, reali; la scuola è il luogo dove tali esperienze vengono condivise e diventano oggetto di approfondimenti, amplificazioni, narrazioni, ricerche per far guardare i bambini anche oltre la dimensione strettamente personale e per formalizzare gli apprendimenti.
Il filo rappresenta metaforicamente i legami; abbiamo riflettuto su questo periodo contraddistinto dal distanziamento sociale e da un allentamento delle relazioni extrafamiliari per effetto delle misure di contenimento della pandemia, dunque sulle minori opportunità di socializzazione che hanno avuto ed hanno i bambini in questo periodo rispetto al passato; abbiamo anche riflettuto su come l’organizzazione in sezioni bolle della scuola, necessaria, abbia modificato un certo modo di “fare scuola” portato avanti fino al 2020: a sezioni aperte, con attività di intersezione, una scuola “a porte aperte” vissuta dai bambini e dagli insegnanti come una grande comunità, una palestra di esperienze che potevano transitare da un gruppo ad un altro e offrire trasversalmente diverse opportunità.
Abbiamo sentito il bisogno di esprimere in maniera simbolica la volontà di ripartire sottolineando l’importanza di non perdere mai il filo con quello che ci contraddistingue come comunità scolastica, ovvero di agire nell’interesse dei bambini.
Dunque il filo è il simbolo dei legami, tra insegnanti che hanno la responsabilità educativa e delle proposte formative, con i bambini con i quali si trascorre insieme tanto tempo e si instaurano relazioni significative, con i genitori, alleati nell’educazione dei piccoli.
Il filo, con il valore sopra descritto, sarà dunque un elemento costante che i bambini ritroveranno nelle attività declinate nelle Programmazioni didattiche di sezione: filo come simbolo, che unisce le persone, piccole e grandi, che condividono le esperienze della scuola; un filo che si dipana e si intreccia, si annoda, va snodato, si aggroviglia, si arrotola e srotola, ci tiene appesi o sospesi.
Programmazione di plesso per l'anno 2021/2022 (256.08 KB) 
La documentazione educativa è finalizzata a creare un archivio documentale, una memoria storica della scuola di Galciana ed è rivolta anche ai genitori. Si realizza con foto, frasi dei bambini, esposizione dei percorsi di esperienza dove trovano posto anche gli elaborati, ma non solo, perché la documentazione è orientata a restituire ai genitori i processi di apprendimento dei bambini e il senso della proposta didattica. Il materiale di documentazione che la scuola condivide con le famiglie è il frutto del lavoro svolto dai bambini attraverso attività di vario tipo e riveste un’importanza basilare per tutti i soggetti coinvolti: bambini, insegnanti e genitori perché rende conto del processo didattico attraverso il quale si è giunti a tali risultati e delle metodologie applicate. La documentazione è una sorta di “restituzione” necessaria ai genitori.
La scuola si propone di far sperimentare ai bambini una serie di opportunità educative e di attività didattiche che permettono la valorizzazione delle peculiarità infantili e di fare esperienza di molti linguaggi espressivi, avendo come riferimento i traguardi di sviluppo delle competenze descritti dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia del 2012.
Le insegnanti strutturano le attività in percorsi didattici in modo che le esperienze proposte ai bambini attraversino i campi di esperienza nei quali sono raggruppati gli apprendimenti tipici dell'età 3-6 anni e che sono: il sé e l'altro, il corpo e il movimento, immagini suoni e colori, i discorsi e le parole, la conoscenza del mondo. Vi sono poi proposte progettuali trasversali come la realizzazione dell'orto, cui prendersi cura, il cinema a scuola, le uscite: al parco di scienze naturali, in biblioteca.
Un diario per fare memoria della esperienza del progetto orto proposta a scuola. L’orto nasce dalla consapevolezza che una delle attività preferite dai bambini è sicuramente lavorare con la terra, attraverso la sua manipolazione i bambini possono sperimentare, osservare il colore, sentire il profumo e la sua consistenza, liberi di sperimentare e sporcarsi senza problemi.
