I principi della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e adolescenza

Aggiornato il: 31/05/2023

Le fondamenta per la costruzione di una città amica delle bambine e dei bambini sono i quattro principi basilari della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991.
 

Principi guida della Convenzione ONU:

La non discriminazione
Articolo 2: una città amica è amichevole e accogliente per tutti i bambini. 

È necessario individuare e garantire un'attenzione particolare a ogni bambino che viene discriminato riguardo ai propri diritti. La discriminazione colpisce l'infanzia in molti modi differenti: bambini che vivono in strada, bambini disabili, bambini appartenenti a minoranze etniche o ad altri gruppi, bambini lavoratori.


Il rispetto dei loro interessi
Articolo 3: una città amica assicura che il superiore interesse dei bambini sia considerato prioritario in tutte le azioni che li riguardano. 

Molte azioni dei governi locali hanno effetti sulla vita dei bambini: tutti i dipartimenti e i vari livelli di governo devono essere consapevoli e sensibili dell'impatto delle politiche sull'infanzia, impegnandosi nel dare prevalenza all'interesse dei minori.


Il diritto alla vita e al pieno sviluppo
Articolo 6: una città amica si impegna ad assicurare la sopravvivenza e il pieno sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale, psicologico e sociale dell'infanzia.

Ogni bambino detiene, in quanto essere umano, un prioritario diritto alla vita e, ogni governo, deve impegnarsi a garantire la crescita e lo sviluppo dell'infanzia nella misura massima possibile.


L'ascolto e il rispetto delle opinioni
Articolo 12: una città amica osserva e ascolta i bambini e gli adolescenti.

Promuove la loro partecipazione attiva in quanto cittadini e soggetti di diritti, assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente in "tutte le questioni che li riguardano" e facendo in modo che le loro opinioni siano seriamente prese in considerazione, dal governo, dai vicini, dalle scuole e dalle loro famiglie.


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