In questa sezione si trovano le spiegazioni dei termini specialistici utilizzati più frequentemente nel sito del "Governo del territorio".
 

Abitabilità

È il certificato che garantisce che l’abitazione è stata realizzata nel rispetto della normativa sulle costruzioni, conformemente al progetto, a conclusione dei lavori.

Abusi edilizi

Un abuso edilizio è un intervento sul territorio (costruzione edilizia, lottizzazione, etc.) che viene realizzato in assenza, o in difformità, di una preventiva autorizzazione.
Generalmente l'abuso viene rilevato d'ufficio a seguito di segnalazione da parte dei cittadini al Settore Governo del Territorio o alla Polizia Municipale.
Dopo la segnalazione di abuso viene avviato il procedimento amministrativo nei confronti dei soggetti responsabili dell'abuso stesso.
Il provvedimento può prevedere la demolizioni o una sanzione pecuniaria. Se l'intervento edilizio è sanabile l'interessato può presentare domanda di sanatoria.
La domanda di sanatoria segue l'iter dei progetti edilizi ed è di competenza delle unità territoriali.

Agibilità

Ha lo stesso valore del certificato di abitabilità, ma si riferisce alle costruzioni realizzate con altre destinazioni (uffici, laboratori, scuole, etc.)

Architettura sostenibile

L'Architettura sostenibile (anche detta eco-compatibile o bioedilizia o bioarchitettura) è quella che:
- mette al primo posto la vita degli esseri viventi e la loro salvaguardia ora e nel tempo;
- utilizza materiali ecocompatibili, tali sia nelle fasi della loro produzione sia nella posa e utilizzo che nel momento in cui verranno dismessi;
- utilizza preferibilmente materiali locali;
- prevede un consumo di risorse il più basso possibile sfruttando il riscaldamento passivo del sole e utilizzando fonti e sistemi di riscaldamento ad alto rendimento e con il minor impatto ambientale;
- migliora la qualità della vita dei suoi abitanti o fruitori cercando di soddisfare sia i bisogni di benessere strettamente fisici che quelli psicofisici.

Carta tecnica regionale (CTR)

La Carta Tecnica Regionale è la riproduzione tecnica del territorio uniformata su tutta la Regione Toscana; può essere in versione cartacea o informatica.
La Carta Tecnica Regionale costituisce la base di riferimento per la redazione degli strumenti urbanistici comunali, per i Piani di Coordinamento Provinciali, per i Piani d'Area e per i vari piani di settore della pianificazione e della programmazione regionale.

Certificati urbanistici

Termine generico con cui si indica il certificato di destinazione urbanistica o altre certificazioni riguardanti le previsioni dei Piani urbanistici (anche storici) per un determinato terreno o fabbricato.

Certificato di destinazione urbanistica (CDU)

Il certificato di destinazione urbanistica è il documento necessario, ai sensi dell'articolo 30 del DPR 380/2001, per la compravendita dei terreni ed indica le prescrizioni urbanistiche relative all'area.

Edilizia sociale (social housing)

Viene attuata mediante i PEEP, i PdL (Piani di Lottizzazione) di iniziativa pubblica e, più recentemente, anche con l'utilizzo della Perequazione Urbanistica che prevede, mediante specifiche convenzioni, a fronte della possibilità di realizzare edilizia libera, l'obbligo da parte dell'operatore a cedere aree o a realizzare edifici da locare a canoni calmierati o vendere a prezzi calmierati.

Estratti urbanistici

Sono copia dei piani urbanistici.

Garante

Il Garante si occupa della diffusione delle informazioni sulle scelte dell'amministrazione comunale per consentire la più ampia partecipazione dei cittadini e contestualmente garantire che l'amministrazione comunale sia messa a conoscenza delle opinioni e delle richieste della cittadinanza.
Il Garante della comunicazione è istituito ai sensi dell'articolo 19 della Legge Regionale numero 1/05 "Norme per il governo del territorio" e le sue funzioni sono esplicitate in uno specifico regolamento comunale.

Invarianti strutturali del territorio

Sono le componenti del territorio che ne garantiscono l’identità e le prestazioni irrinunciabili, individuate dallo Statuto.

Paesaggio

"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle persone, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni (definizione secondo la Convenzione Europea del Paesaggio).

Perequazione

La "Perequazione" è definita come l'attribuzione di un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio.
Non considera:
  • l'effettiva localizzazione della capacità edificatoria sulle singole proprietà;
  • l'imposizione di vincoli di inedificabilità ai fini di dotazione di spazi da riservare alle opere collettive.

Piano attuativo

Termine generico per indicare i piani urbanistici (PDZ, PDL, PDR) che danno attuazione al Piano Regolatore Generale (oggi Regolamento Urbanistico).

Piano del colore

Il "Piano del colore" è il piano che individua per gli edifici del centro storico i caratteri più adatti per i trattamenti delle facciate, adeguati all’epoca di costruzione (antichi o moderni). È corredato di una cartella colori che riporta le ricette originali dei colori utilizzati a Prato.

Piano di lottizzazione (PDL)

Può essere di iniziativa privata e pubblica.

Il piano di lottizzazione di iniziativa privata è presentato dai proprietari di aree edificabili per accordarsi con il Comune nella sua utilizzazione, prevedendo le strade, le aree per le costruzioni, le aree da destinare all'urbanizzazione (verde, parcheggi, etc.).

Il piano di lottizzazione di iniziativa pubblica ha gli stessi contenuti urbanistici di quello di iniziativa privata (con lotti edificabili e opere di urbanizzazione) ma è predisposto e approvato dal Comune che è, in genere, anche proprietario delle aree o intende acquisirle mediante procedimento espropriativo. Le destinazioni delle opere sono prevalentemente pubbliche o di interesse sociale. Viene attuato direttamente dall’Ente pubblico o da privati convenzionati.

Piano di recupero (PDR)

Il piano di recupero è il piano attuativo predisposto per definire la trasformazione urbanistica delle parti di territorio già costruite, che per vari motivi (degrado fisico o funzionale) si vogliono trasformare.

Piano di zona (PDZ)

È il piano delle zone per l’edilizia economica e popolare, vedi PEEP.

Piano particolareggiato

Il Piano Particolareggiato è il piano attuativo che promuove il Comune.

Piano per edilizia economica e popolare (PEEP)

Il Piano per Edilizia Economica e Popolare è un piano che individua delle zone destinate alla costruzione di alloggi a carattere economico e popolare, individuando anche le aree, le opere e i servizi complementari sia urbani che sociali (aree a verde pubblico, scuole e servizi). Il Peep è stato istituito con la legge 167/62.

Piano regolatore generale (PRG)

Il PRG è uno strumento che nasce per regolare la crescita edilizia di una città. Successivamente interessa tutto il territorio comunale, non solo quello edificato ma anche il territorio aperto (zone agricole, zone boscate, aree verdi, etc.).
Fino alla LR 1/2005 è stato il principale strumento di pianificazione, mediante il quale l'amministrazione comunale determinava le direttive per lo sviluppo urbanistico ed edilizio, individuando le "zone" edificabili - la loro specifica destinazione (residenziale, produttiva, agricola e così via), la densità edilizia e quanto altro debba applicarsi all'edificazione - e quelle inedificabili, in quanto destinate a soddisfare i bisogni della collettività (strade, parcheggi, verde, scuole, etc.). Il PRG si attua mediante il rilascio di concessioni edilizie o mediante Piani Attuativi, che possono essere sia di iniziativa pubblica che privata.

In Toscana il PRG è stato sostituito con due strumenti il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico.

Quadro conoscitivo

Il quadro conoscitivo è il riordino delle conoscenze esistenti (e acquisizione di nuove) relativamente a tutti gli aspetti sociali, economici, insediativi, geologici, ambientali e rurali del territorio.

Relazione del Garante

Descrive l'attività svolta per garantire ai cittadini la conoscenza delle fasi di formazione, adozione e approvazione di uno strumento urbanistico.

Relazione di sintesi

È il documento che descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolte in corrispondenza con l'attività di elaborazione degli strumenti della pianificazione territoriale o degli atti di governo del territorio. Prima dell'adozione degli atti deliberativi da parte degli organi competenti, la relazione di sintesi è messa a disposizione delle autorità e dei soggetti privati interessati.

Sistemi territoriali

I sistemi territoriali consistono nella suddivisione del territorio in ambiti, in base ad analoghe caratteristiche insediative, paesistiche e ambientali. Per ogni ambito viene definito un diverso e specifico scenario possibile e atteso.

Statuto dei luoghi

Lo statuto dei luoghi è l'insieme delle "buone regole" condivise di utilizzo delle risorse e di tutela degli aspetti fondativi del territorio.

Statuto del territorio

Lo statuto del territorio è il cuore del Piano Strutturale. È inteso come un patto sociale, come un codice di manutenzione e trasformazione del territorio elaborato collettivamente, come insieme di regole socialmente condivise.

Unità territoriali organiche elementari (UTOE)

Le UTOE sono porzioni di territorio dove trovano determinazione le quantità insediative e infrastrutturali "sopportabili" dalla città, assieme alle indicazioni delle azioni di tutela, recupero, riqualificazione e trasformazione che occorre attivare.
 

Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

La VAS è una procedura interna al processo decisionale per valutare gli effetti ambientali derivanti dall’attuazione di piani e programmi. Per piani e programmi si intendono: “atti e provvedimenti di pianificazione e programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla Comunità Europea, nonché le loro modifiche”.

Valutazione Integrata (VI)

La Valutazione Integrata è una procedura che evidenzia, nel corso della formazione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti del governo del territorio, la valutazione degli effetti attesi che ne derivano sul piano ambientale, territoriale, economico, sociale e sulla salute umana considerati nel loro complesso. La procedura di Valutazione Integrata evidenzia anche le coerenze del piano che si sta formando con gli altri strumenti della pianificazione territoriale.

Vincoli (ambientali e paesaggistici)

Indicano le diverse limitazioni nell’uso del territorio disposte da varie normative a tutela di diversi interessi pubblici (rispetto stradale, tutela dei monumenti e del paesaggio, aree a rischio di esondabilità, etc.).

 

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